Auto d’epoca- Ford Capri

ford_capri_mkii_74-77_30.jpg

Nasce come proposta europea in alternativa all’americana Ford Mustang, dato che l’america sarebbe stata troppo potente e sacrificata per un mercato come quello Europeo, perciò l’obbiettivo sta nel creare una macchina accessibile a una buona parte della società, dotata di una potenza buona ma non eccessiva e che sapesse essere confortevole per più di due persone, includendo un ampio bagagliaio, montando così un motore anteriore anziché posteriore.

Il nome Capri nasce dalla vecchia Consul 315,chiamata anche “Capri” nei primi anni 60’. Elegante e accattivante, questa coupè, dal muso lungo con quelle finte prese d’aria che rimandavano alla loro sorella d’oltreoceano:
la Mustang. Sbarca al Salone dell’auto di Bruxelles nel 1969 con il primo modello,il Mk I,partorito nelle fabbriche tedesche, inglesi e belghe,con identica carrozzeria,ma con motorizzazioni diverse a seconda del mercato di destinazione. In Germania le cilindrate erano tra le 1300 e le 1700 cc, mentre in Inghilterra tra le 1300 ai 1700 cc,con una versione sportiva fino a 2000 cc. Col tempo i carburatori vennero sostituiti con l’iniezione, che culmina con la presentazione della Ford Capri RS2600; macchina cattiva, senza paraurti e quattro grossi fanali su di un cofano nero, contenente un motore in lega leggera e di eccellenti prestazioni, che ottenne ottimi risultati nella categoria Turismo. Nel 1973 si chiude la prima fase di questa storia della Capri con l’uscita del milionesimo esemplare. Nel 1974 si presentala Mk II, una macchina più semplice e meno americanizzata e accattivante, arricchita con nuovi interni e un portellone posteriore, ma viene allo stesso tempo impoverita sensibilmente, rendendola una macchina più spartana; l’eliminazione delle prese d’aria e la fascia di cintura diventa retta, non rigirandosi più attorno al passaruota. I motori subiscono anche loro dei drastici cambiamenti, la crisi petrolifera incombe, e
la Ford riduce tutte le gamme che venivano fornite, cercando di standardizzare i motori, anche per la serie sportiva venne fornita la gamma Ghia. Il motore più potente di cui venne fornita era un 3000 cc, causando anche un innovazione dal punto di vista della sicurezza, adottando dei freni a disco più grossi e quindi destinati a “pinzare” una superficie più ampia. L’ultimo atto,prima del secondo restyling fu la chiusura della Capri al mercato americano, nel 1976, quando venne prodotto l’ultimo pezzo dopo 500000. Nel 1977 venne presentato e ne 1978 entrò in commercio l’ultimo modello,il Mk III,con l’adozione dei doppi fari anteriori e le frecce “nel paraurti”, grandi pneumatici con cerchi in lega e un grosso alettone posteriore andavano a cercare di arrestare il lento declino della Capri. Il Mk III viene ritoccato per riuscire semplicemente ad allungare la fine di questa gloriosa macchina,che anche se rinnovata dal terzo restyling, rimaneva “vecchia”. Il ciclo della Ford Capri si chiuderà solo nel 1985, quando venne prodotta solo dalle fabbriche tedesche negli ultimi anni, dopo ben 1900577 pezzi e dopo aver scritto tante pagine di storia dell’ automobile del dopoguerra. Una storia, però, che è destinata a proseguire, infatti, pare che Ford abbia dichiarato che dal 2005 sarebbe partita l’idea di costruire una nuova Capri.

Giacomo Sgarbossa

Lascia un commento