Ginevra 2008: Audi R8 TDI Le Mans

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Con grande stupore di tutti i presenti, Audi ha presentato al Salone di Ginevra la R8 TDI Le Mans, che secondo Audi sarebbe la prima sportiva stradale con motore diesel 12 cilindri.

Il colore rosso appare molto di più rispetto ai soliti colori a cui ci avava abituato Audi. Come sulla R8 TDI concept, le fiancate sono molto muscolose, per far si che ci possano stare anche le enormi prese d’aria laterali, coperte da griglie a nido d’ape tipiche della casa tedesca. Nella parte posteriore si notano i quattro terminali di scarico, ma la chicca della nuova R8 sembra essere il terro, tutto trasparente e diviso in due dall’ampia presa d’aria che alimenta il vano motore.

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Il motore è quello montato sulla Q7 V12 TDI, con 6.0 di cilindrata, potenza max. 500 cv e coppia max. 1750 Nm disponibili da 1750 giri/minuto. Chi avrebbe pensato che si potesse costruire una macchina diesel con queste prestazioni? Fino a qualche anno fa nessuno, ma ad oggi la R8 impiega 4,2 secondi per accelerare da 0-100 km/h con velocità massima che supera i 300 km/h. Audi promette ai suoi clienti anche un “thrilling sound” per il V12 TDI, un rombo di scarico corposo che non limiti il poeno pontenziale dell’auto. Il nome Le Mans di questa concept fa riferimento alla R10 TDI che nel 2006 e nel 2007 ha vinto, con il suo V12 TDI da 5.5litri e 650 cavali la gara che si disputa puntualmente, ogni anno, a Le Mans.

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Il motore della R8 TDI ha una maggiore cilindrata e un minore angolo tra le bancate rispetto a quello della R10 ed è prodotto a Gyor, in Ungheria, con un basamento realizzato in ghisa con grafite vermicolare, un processo che permette di ridurne il peso del 15%. Il rapporto di compressione è di 16:1, la pressione di iniezione del sistema common-rail è di 2.000 bar, e in ogni ciclo di combustione possono avvenire fino a 5 iniezioni di carburante attraverso gli 8 fori degli iniettori. I due turbocompressori, uno per bancata, sono posizionati al centro della V e hanno una pressione di mandata fino a 2,6 bar. Grazie alla geometria variabile, è possibile contenere i tempi di risposta, mentre la coppia massima di 1.000 Nm è disponibile da 1.750 a 3.000 giri/minuto. Sorprendente si rivela il cambio maniale a 6 marce, con frizione a doppio disco di piccolo diametro.

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