WRC: Loeb stratosferico!

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E’ arrivato anche il quarto titolo di fila all’extraterrestre francese. Dopo un anno travagliato e tormentato da piccoli e grandi errori che hanno obbligato il galletto a dover giocare in rimonta nell’arco dell’intero campionato.

Un annata iniziata nel freddo senza neve di Montecarlo, dove la C4 e Loeb hanno dimostrato che sull’asfalto non ce n’era per nessuno, passando per la Scandinavia, terra di sventura per i francesi e dimora confortevole per il finnico Gronholm, che proprio in febbraio ha iniziato a capire che scalzare il re non era poi così difficile come sembrava. Ma poi sono arrivate le tappe in Messico, Portogallo e Argentina, a portare il caldo e con esso, la rimonta sempre più incalzante, tenuta comunque “a bada” da una Focus numero 3 sempre seconda. In Italia, la sitazione sembrava sempre la stessa, fino quando un danno, l’ennesimo, permise al finnico, prossimo al ritiro dalle corse, di andare in testa e consolidare il vantaggio tra Grecia e la madrepatria Finlandia, dove trova pure il tempo di andare a pareggiare con i grandi il conto di 1000 laghi vinti.

In Germania, è tempo di riprendersi per il francese, che riesce a tornare a respirare l’aria più rarefatta del primo gradino del podio, con il rivale arrivato staccatissimo e fuori addirittura dalle zone alte. Una manna dal cielo, anche se poi, in Nuova Zelanda “lo spilongone” tornava a “menare” gli avversari, perchè dopo una carriera così, la voglia di lasciare il palco da vincente è tanta.

Fine dell’estate, finiscono le vacanze, si torna a sudare sul lavoro. La cosa vale anche per piloti e tecnici del WRC, pronti a studiare nuove soluzioni per vincere un mondiale ancora apertissimo, con ancora cinque gare da svolgere, mentre gli altri campionati su pista stavano per volgere al termine. In Spagna, Loeb arriva primo, scortato dal compagno Sordo. In Francia il galletto fa il bis ed in Giappone, chi prima e chi poi, i due extraterrestri sono obbligati al ritiro, a tutto vantaggio di Hirvonen, capace di accaparrarsi ben tre rally quest’anno.

Ancora due gare, in scenari belli e ricchi di fasciano, ma capaci di nascondere insidie capitali, che spesso vengono da un meteo fin troppo birichino. In Irlanda, le cose sembrano andare come da copione: Loeb che attacca e Gronholm che si difende, accontentadosi del piazzamento, con il mondiale a portata di mano. Non è così, ancora una volta, perchè il sabato arriva il colpo di scena. Il finnico sforza e arriva l’errore. Macchina distrutta e Loeb che deve soltanto amministrare, prima di una trasferta in Galles dove sarebbe servito soltanto usare la fredezza, non abbandonandosi in errori imperdonabili perfino a se stessi, e- purtroppo- in questo Gronholm ne è stato un ottimo esempio negli ultimi anni. Vittoria ad Hirvonen, Loeb campione, Ford Fucus pure, Latvala sul sedile di una “machina di Ditroit” e Gronholm, a sbollire la rabbia tra i ghiacci.

Giacomo Sgarbossa

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